Caratteristiche del Boxer: cane che russa come un trattore, sbava come una fontana e si dimena con la leggiadria di un dinosauro. Ma è semplicemente adorabile anche per questo.
Un Boxer di nome Brandy, secondo il Guinness World Records, detiene il primato del cane con la lingua più lunga del mondo: ben 43 cm.
E non è un caso, dato che i Boxer hanno lingue insolitamente lunghe rispetto a quelle di tutte le razze di cani note.
Le origini del cane razza Boxer
L’antenato del Boxer è il Bullenbeisser, noto come German Bulldog, un molossoide originario della Germania e ormai estinto.
Il Bullenbeisser, il cui nome in tedesco significa “morditore di tori”, a sua volta deriverebbe dagli antichi Molossi macedoni o dai Mastini che raggiunsero l’Europa centro settentrionale già al tempo dei Fenici.
Insomma, un’origine davvero antichissima.
Utilizzati per la caccia al cinghiale e al cervo e nella lotta contro buoi e tori, negli ultimi anni dell’Ottocento i Bullenbeisser furono incrociati con l’Old English Bulldog del tempo.
Guardiani e cacciatori, dotati di una forte motivazione territoriale, questi grandi cani, possenti e potenti avevano un aspetto caratterizzato da un’ampia varietà di forme e dimensioni.
Il Boxer dei giorni nostri deriva da una variante di dimensioni leggermente più piccole e diffusa nel Brabante, una regione situata nella zona tra l’odierno Belgio e l’Olanda.
Il Boxer all’origine era spesso bianco
Nel 1895 nasce Flocki, un cane femmina dal manto bianco, il primo Boxer ad essere iscritto nei registri genealogici e da allora l’allevamento dei Boxer si è diffuso largamente in tutta Europa.
Inizialmente molti boxer erano bianchi e pezzati: la presenza del bianco deriva infatti dal Bulldog.
Tuttavia, nel 1925 la colorazione bianca venne esclusa dagli standard ufficiali per lasciare spazio al mantello bruno o tigrato.
Infatti, il Boxer fu “assoldato” ad uso bellico e il colore bianco – troppo visibile – non era desiderabile per problemi di mimetismo.
Questa pratica, non più motivata dalle esigenze belliche, continuò indisturbata per decenni e per giustificarla si ricorse a presunte tare ereditarie dei bianchi assolutamente infondate.
A partire dagli anni 30 del Novecento, accompagnando i militari della Wehrmacht, i Boxer cani giunsero anche in Italia, Spagna, Portogallo e Stati Uniti.
Perché questi cani si chiamano Boxer
Leggenda narra che il nome derivi dalla caratteristica della razza di sollevarsi sulle zampe posteriori e di usare le zampe anteriori come se fossero dei pugili.
È anche possibile che la parola boxer derivi dalla parola tedesca Boxl, altro nome usato per il cane Bullenbessier.
A differenza dei suoi antenati e del nome, il Boxer è un cane estremamente equilibrato e mai gratuitamente aggressivo, tutt’altro.
Gioioso e bavoso, il Boxer mantiene la sua indole vivace anche in età avanzata
Si affeziona in maniera viscerale ai suoi umani verso i quali ha un forte istinto di protezione e soffre molto la solitudine.
Cane molto energico ed attivo, ha bisogno di tanta attività fisica durante la giornata; è il compagno ideale di chi ama le lunghe passeggiate, gli allenamenti all’aria aperta e i rotolamenti sull’erba.
Manifesta la necessità di contatto fisico saltando, correndo e atterrando in picchiata sul suo umano.
Con la sua fisicità esuberante si comporta come se pesasse due chili e non 30 e oltre.
La perdita di bava, tipica di tutti i molossoidi, sarà sempre una costante.
Insomma, non è un cane adatto agli schizzinosi.
Le patologie ricorrenti del cane Boxer
A causa della selezione, il Boxer oggi ha una canna nasale cortissima e un naso molto schiacciato.
Come tutti i brachicefali, dunque, ha problemi respiratori e da qui deriva anche il suo proverbiale russamento.
Inoltre, soffre il caldo ma anche il freddo per via del pelo corto e raso.
E ancora, sono ricorrenti:
- torsione dello stomaco
- artrosi e spondiloartrosi
- dermatite e malassezia
- cardiopatie
Per sottoporre il tuo Boxer a una visita di controllo, contatta i medici veterinari del nostro staff che sono sempre a tua disposizione.
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