Gatta incinta: scopri cosa fare, specie in caso di complicazioni e come gestire i piccoli dalla nascita sino allo svezzamento

Gatta incinta: cosa fare? | Clinica La Veterinaria
Comments: 0

Come si fa a capire se una gatta gravida sta per partorire? Se si sdraia sul fianco, miagola insistentemente, la sua pancia è tesa e le contrazioni sono sempre più frequenti, allora è arrivato il momento del parto!

Le gatte gravide durante il parto sono completamente autonome e di solito non hanno bisogno del tuo intervento a meno che non subentrino complicazioni.

Quando alla gatta si rompono le acque ecco che appare il primo micino.

Fra un’espulsione e l’altra può passare anche mezz’ora e più, ma è normale.

Tuttavia, se noti che la gatta ha contrazioni prolungate ma non riesce a partorire, chiama immediatamente il tuo Veterinario perché è possibile che ci sia qualche micino incastrato e mamma gatta abbia bisogno di un cesareo.

Altri segnali per sapere se la gatta ha bisogno di un cesareo sono la presenza di pus, un fluido verdognolo o nero.

I micini sono avvolti nella placenta, uniti alla mamma gatta dal cordone ombelicale

Appena la gatta li partorisce, inizia a liberare i piccoli dalla placenta per poi mangiarla.

Non impressionarti nel vederle mangiare placenta e cordone ombelicale.

In natura infatti la placenta è l’unico sostentamento che la mamma ha non potendosi allontanare dai cuccioli, quindi ne fa volutamente scorta.

Poi leccherà ogni micio neonato per pulirlo e asciugarlo, sollecitarne la respirazione e attivare la circolazione.

Appena nati, subito dopo il parto, i micini non vanno toccati dalla mano dell’essere umano

Mamma gatta potrebbe non riconoscerli come suoi e rifiutarsi di allattarli.

Quindi, se proprio devi toccarli per un qualsiasi intervento, indossa sempre dei guanti in lattice.

Privi di denti, sordi e ciechi: ecco come nascono i micini

I micini iniziano a sentire verso il quinto giorno di vita e aprono gli occhi intorno al decimo giorno.

In compenso sono dotati di un ottimo olfatto e di un istinto straordinario tanto da sentire l’odore del latte materno e dirigersi senza indugio verso le mammelle della mamma.

E se un micino non si attacca alle mammelle di mamma gatta?

Nel caso in cui un gattino nasca debole e non riesca a succhiare dalle mammelle della gatta, intervieni cercando di aprirgli la bocca.

Introduci il capezzolo tenendolo fermo con due dita.

Poi, premi leggermente e fai fuoriuscire un po’ di colostro.

Il colostro è il latte delle prime trentasei ore, indispensabile per proteggere il micio contro infezioni e malattie.

Accertati che la mamma abbia sempre latte a sufficienza e alimentarla in modo adeguato.

Come comportarsi con una gatta che ha appena partorito?

Durante i primi giorni di vita i micetti non richiedono particolari attenzioni se non quella di assicurargli un ambiente tranquillo e privo di pericoli.

I micini non sono capaci di saltare ma è probabile che cerchino di arrampicarsi.

Assicura una temperatura dell’ambiente piuttosto alta, almeno su 22°C costante.

E ancora, bada che non ci siano correnti d’aria.

I micini passano la maggior parte del loro tempo a dormire e a giocare

Intorno alle due settimane ai micini iniziano a crescere i dentini da latte fino a completarsi a circa 2 mesi.

In questo momento della loro vita iniziano a scoprire il mondo.

È la fase del gioco “educativo”, quello che solo mamma gatta può impartire.

È importante non separare i micini dalla mamma gatta prima dei due mesi

Infatti il gioco, sotto l’attenta supervisione di mamma gatta, è la scuola di vita dei micini.

È una prima simulazione della caccia, della lotta e della fuga e prepara i micini a gestirsi in autonomia.

Ecco perché non si possono staccare i micini dalla mamma prima dei sessanta giorni di vita.

Cosa fare quando, per vari motivi, i micini non possano essere allattati da mamma gatta?

Se è necessario ricorrere all’allattamento artificiale, chiedi sempre e comunque al tuo Veterinario di fiducia.

Un gattino ha la necessità di mangiare pasti regolari ad intervalli dalle 2 alle 6 ore, secondo l’età.

L’alimentazione fino ai 30 giorni deve basarsi su latte in polvere specifico per cuccioli.

Se la tua gatta sta per partorire oppure lo ha appena fatto e hai bisogno di consigli pratici, rivolgiti ai medici veterinari dello Staff di Clinica La Veterinaria.

A tal proposito, in caso di necessità e urgenza, ti ricordiamo che la Clinica La Veterinaria è sempre aperta h24 tutti i giorni inclusi i festivi e con servizio di Pronto Soccorso dalle 20 alle 8.

Per la gioia di vederLI FELICI.

Share this post