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Piccoli gattini appena nati: allattamento e svezzamento gattini orfani
Come sostituirsi a mamma gatta senza mettere in pericolo la sopravvivenza dei cuccioli?
Può capitare di doversi cimentare con l’allattamento di gattini piccoli o addirittura mici appena nati abbandonati dalla mamma gatta per cause diverse.
Innanzitutto, la prima cosa da fare se ti imbatti in gattini piccoli abbandonati o gattini appena nati, sarebbe correre subito dal tuo Veterinario per verificare come stanno e nel caso fossero già disidratati, iniziare a fare un po’ di fluido terapia, riscaldarli e correggere l’ipoglicemia.
Il gattino appena nato o neonato avrà bisogno di te in tutto e per tutto e l’allattamento richiede competenza ed esperienza.
Se ti sostituisci a mamma gatta e improvvisi, dando retta a luoghi comuni e mettendo in atto pratiche sconsiderate, la sopravvivenza dei cuccioli non è così scontata, anzi.
È assai probabile che muoiano per tua stessa mano per errori che è possibile evitare.
Ecco, dunque, cosa fare ma soprattutto ti spieghiamo quello che NON DEVI FARE.
Il latte per cuccioli di gatto: solo in polvere e specifico
I gattini neonati riescono a digerire solo il latte della mamma.
La nutrizione con un tipo di latte sbagliato provoca diarrea, disidratazione, carenze nutrizionali che possono portare il neonato alla morte.
Il latte di capra e il latte vaccino non sono idonei per l’allattamento gattini neonati, per cui devi acquistare immediatamente il latte artificiale in polvere specifico per cuccioli lattanti e dare al neonato SOLO QUELLO sin dalla prima poppata.
Il latte in polvere si usa come il latte artificiale per bambini: per miscelare acqua e polvere nelle giuste quantità, attieniti alle istruzioni riportate sulla confezione.
Altrimenti, se il latte è troppo concentrato, potrebbe causare disturbi allo stomaco; se invece fosse troppo diluito, potrebbe risultare privo di elementi nutritivi.
Quanto dura l’allattamento dei micetti appena nati, frequenza dei pasti e quantità di latte
Le confezioni di latte in polvere per gattini riportano anche una tabella che indica la quantità e la frequenza delle poppate nell’arco delle 24 ore.
Ricorda di rispettare gli orari e gli intervalli tra una poppata e l’altra.
Utilizza un biberon appositamente concepito per i gattini, con tettarella lunga e stretta, fatta apposta per adattarsi all’interno della bocca del micio appena nato.
In questo modo il piccolo potrà succhiare come se fosse allattato da mamma gatta.
Una normale crescita prevede un aumento di dieci grammi circa al giorno: pesa regolarmente il gattino per accertarti che prenda peso.
A quale temperatura va riscaldato il latte per cuccioli di gatto?
Il latte deve essere alla giusta temperatura: né caldo né freddo.
Riscalda il biberon con il latte a bagnomaria, inserendolo in un contenitore contenente acqua calda ma non bollente.
La temperatura ideale è quella corporea: pertanto, quando versi qualche goccia sul dorso della mano, accertati che corrisponda grossomodo alla stessa temperatura della tua pelle.
Se fosse troppo caldo potrebbe ustionare la bocca del gattino.
Se è freddo, la digestione è lenta e il latte rischia di fermarsi nello stomaco e fermentare.
Dopo ogni pasto, lava e sterilizza il biberon in pentola con acqua fino a bollore per qualche minuto.
Il sistema immunitario del micio neonato non è abbastanza sviluppato per combattere le infezioni e il latte e i suoi residui rappresentano terreno fertile per i batteri.
La posizione del gattino durante l’allattamento
I mici neonati non vanno MAI MESSI A PANCIA IN SU’ perché il latte finirebbe nei polmoni.
Il passaggio del latte nelle vie aeree, la polmonite ab ingestis è una delle cause di morte più frequente nei gatti neonati.
Il gattino deve stare appoggiato sulla pancia, nella stessa posizione che assumerebbe se succhiasse il latte dalle mammelle della madre, con la testa eretta e il collo steso.
Tieni la tettarella molto vicino alla bocca del gattino: al suo olfatto sviluppato sicuramente sentirà l’odore del latte e proverà ad avvicinare la bocca.
È importante avere calma e pazienza quando allatti artificialmente un gattino e rispettare i suoi tempi per evitare che ingerisca troppo latte o che abbia problemi di digestione.
A fine pasto, poggialo verticalmente sulla tua spalla per fargli fare il ruttino.
La stimolazione per la defecazione e l’urinazione
Subito dopo aver sfamato i piccoli, la gatta che allatta stimola anche la defecazione e l’urinazione del neonato leccandogli la pancia e i genitali.
L’organismo dei cuccioli, infatti, non è ancora in grado di eseguire tutte queste funzioni in maniera autonoma.
In sua assenza, anche questo è compito tuo e devi provvedere dopo ogni pasto.
Utilizza un po’ di ovatta inumidita e detergi la zona anale con movimenti che simulano la lingua della madre.
Quando il gattino avrà espletato i propri bisogni, eliminali con l’ovatta e puliscilo per bene.
A tre settimane, in genere, in cuccioli non hanno più bisogno di essere aiutati in queste funzioni.
Tra un pasto e l’altro: sonno e tanto tepore per i micini appena nati
I gattini neonati, quando non sono impegnati a mangiare, solitamente dormono accoccolati vicino alla mamma, scaldati dal suo calore corporeo in quanto ancora incapaci di termoregolarsi in maniera autonoma.
Per aiutarli a mantenere la temperatura, utilizza un cuscinetto riscaldante oppure una borsa dell’acqua calda avvolta in un asciugamano per evitare che il contatto diretto causi ustioni.
Riempi la borsa di acqua calda in base alla frequenza necessaria a garantire tepore costante al piccolo.
Svezzamento gattini: quando e come
La maggior parte dei mici appena nati può seguire un’alimentazione solida a partire dalla sesta settimana di età.
Per svezzarlo, la quantità di cibo deve essere offerta in quantità via via maggiore sino a sostituire progressivamente il latte.
Durante questa fase, chiedi sempre al tuo veterinario una dieta adeguata allo svezzamento.
Quando preoccuparsi
- Se il micio non mangia
- Se non defeca
- Se ha diarrea
- Se non prende peso
In questi casi occorre che tu ti rivolga al tuo veterinario perché è assai probabile che il cucciolo abbia qualche problema di salute.
Consulta un veterinario se il gattino non mangia per niente.
L’inappetenza potrebbe indicare che è affetto da una malattia.
L’ideale è consultarsi sempre con il tuo Veterinario che ti consiglierà i prodotti giusti e le corrette modalità di utilizzo.
A tale proposito ti ricordiamo che i medici veterinari del nostro Staff sono sempre a tua disposizione per fornirti i consigli e le indicazioni utili a gestire correttamente il tuo cane o il tuo gatto.
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Per la gioia di vederLI FELICI