L’APPROCCIO GIUSTO ALLA STERILIZZAZIONE CANE FEMMINA

La sterilizzazione cane femmina rientra ormai tra gli interventi chirurgici di routine più frequentemente praticati sui cani. Nonostante si tratti di un’operazione relativamente semplice, la cui tecnica di esecuzione è più che ampiamente collaudata, in molti si interrogano non solo sulle questioni etiche ed etologiche che sottendono la sterilizzazione cane femmina, ma anche su eventuali rischi e reali benefici che ne derivano.
Lo scopo principale dell’operazione di sterilizzazione cane femmina, in prima istanza, è il controllo delle nascite.
STERILIZZAZIONE CANE FEMMINA: OVARIECTOMIA O OVARIO-ISTERECTOMIA?
L’intervento in sé interessa la cavità addominale dell’animale. Tecnicamente si parla di ovariectomia nel caso di asportazione delle sole ovaie. Se, invece, si esegue contemporaneamente la rimozione di ovaie e utero, l’intervento è detto ovario-isterectomia.
In entrambi i casi si tratta di un intervento semplice e ben tollerato dal cane, che richiede comunque l’anestesia totale.
L’ETÀ GIUSTA PER EFFETTUARE L’INTERVENTO DI STERILIZZAZIONE CANE FEMMINA
L’ideale sarebbe attendere la maturità fisica e dunque, il primo calore della cagna anche se esiste un’altra scuola di pensiero che suggerisce di eseguire la sterilizzazione cane femmina in età prepubere ossia prima del primo calore. Studi recenti dimostrerebbero, però, una predisposizione all’incontinenza urinaria: tra il 5 e il 20% delle femmine sterilizzate precocemente soffrirebbe di incontinenza estrogeno-responsiva a causa della riduzione del controllo degli sfinteri.
Tempi e modi di sterilizzazione vanno sempre concordati con il tuo veterinario di fiducia: consultarlo ti aiuterà a prendere la decisione migliore per la salute e il benessere del tuo cane.
LA FASE POSTOPERATORIA
Per quanto invasivo, già qualche ora dopo l’intervento, la cagna riprende a camminare e nell’arco delle 24/48 ore successive tutte le sue funzioni fisiologiche tornano alla normalità.
Nella fase post operatoria bisogna garantire alla ferita una cicatrizzare ottimale: per evitare che la cagnetta si lecchi, è bene utilizzare un collare Elisabetta o coprire la ferita con una t-shirt.
CALORE, O ESTRO, DELLA CAGNA: ATTENZIONE AI SINTOMI
Le cagne raggiungono solitamente la maturità sessuale tra i 6 e gli 8 mesi di vita con una media di un estro o “calore” ogni 6 mesi per un totale di due l’anno.
Ogni ciclo estrale causa dei forti cambiamenti ormonali. Alcune cagne possono diventare molto irritabili, nervose o aggressive. Questi cambiamenti umorali, che cesseranno dopo la sterilizzazione, sono già una prima avvisaglia dell’approssimarsi del calore.
L’irritabilità è solo un campanello di allarme al quale si affiancano anche altri sintomi ben più evidenti ed espliciti:
Gonfiore della vulva
La vulva si trova sotto l’ano. Prima che la cagna entri in calore, questa zona inizia a gonfiarsi fino a triplicare la sua dimensione standard e assume un colore rossastro.
Perdite ematiche
L’utero diventa più ricettivo e i suoi tessuti si irrorano di sangue che viene filtrato attraverso la mucosa vulvare: non si tratta, dunque, né di emorragie o sanguinamenti bensì di semplice “scolo” vulvare.
Leccamento
Lo scolo sanguinolento induce la cagnetta a leccare spesso la zona perianale e vulvare allo scopo di ripulirsi scrupolosamente.
Aumento della minzione
L’urina è un marcatore ed è utilizzato dalle femmine per comunicare ai cani maschi di essere in calore. Frequenti minzioni servono proprio ad attirarli.
LE FASI DELL’ESTRO
Il ciclo estrale della cagna può essere suddiviso in quattro fasi:
Proestro, la fase di preparazione al calore
È la fase delle perdite ematiche, inizialmente poco dense, poi più corpose e nuovamente poco dense verso la fine. In questa fase la femmina attrae i maschi ma non è ancora pronta all’accoppiamento. Il proestro ha una durata media variabile dai 7 ai 10 giorni.
Estro, la fase fertile del cane in calore
Anche questa fase dura mediamente dai 7 ai 10 giorni. Le perdite di sangue tendono gradatamente a diminuire, anche se in alcuni casi non cessano del tutto: lo scolo ematico potrebbe protrarsi anche per tutta la durata dell’estro. È il periodo in cui gli estrogeni raggiungono il loro picco e alla presenza di cani maschi la cagna si rende disponibile all’accoppiamento.
Diestro, la fase della gravidanza vera o falsa
Nelle femmine che si sono accoppiate, il diestro coincide con la gravidanza vera e propria, che dura 60 giorni. Nelle cagne che non si sono accoppiate, è un periodo comunque simile dal punto di vista ormonale e che può dare luogo alla cosiddetta falsa gravidanza o gravidanza isterica.
Anaestro, l’intervallo tra un calore e l’altro
È il periodo fra un calore e l’altro durante il quale l’attività ormonale è sopita, il progesterone va calando progressivamente e non ci sono istinti riproduttivi.
BENEFICI DELLA STERILIZZAZIONE
La prevenzione delle nascite è la finalità principale per cui si ricorre alla sterilizzazione delle femmine. Molti ignorano che la sterilizzazione previene e scongiura anche alcune gravi patologie:
Tumori alla mammella, uterini e ovarici
Le femmine sterilizzate hanno una forte riduzione del rischio di sviluppare tumori, frequente nelle cagne che non sono state sottoposte all’intervento. La prevenzione diminuisce con l’aumento del numero di calori, ma la sterilizzazione anche in età più avanzata può comunque diminuire il rischio di sviluppare un tumore mammario.
Piometra
È un’infezione batterica dell’utero che può essere fatale se non diagnosticata celermente. Questo tipo di infezione colpisce di solito le cagne adulte. Circa il 25% delle cagne non sterilizzate soffrono di questa patologia prima dei 10 anni di età. Se la tua cagna mostra segni di depressione, letargia, anoressia, aumento della sete, urinazione frequente, perdite vaginali, distensione addominale, vomito o diarrea ma non è in calore, falla visitare da un medico veterinario il prima possibile.
Gravidanza immaginaria o isterica
In alcuni cani avvengono delle alterazioni ormonali conseguenti all’estro che replicano in tutto e per tutto una gravidanza: aumento di volume dell’addome, aumento di volume delle mammelle con produzione di latte, atteggiamenti di ansia e irrequietezza. In alcuni casi i cani “adottano” degli oggetti come se fossero i loro cuccioli.
LUOGHI COMUNI E MITI DA SFATARE SU STERILIZZAZIONE CANE FEMMINA
La sterilizzazione risolve tutti i problemi comportamentali del proprio cane?
No: questo tipo di intervento chirurgico riduce soltanto i comportamenti indesiderati causati dalle variazioni ormonali che avvengono durante il calore.
Impedire ai cani di avere una vita sessuale è contro natura?
No: la natura “impone” agli animali l’accoppiamento per garantire la conservazione delle specie. È un errore antropomorfizzare il cane convincendosi che abbia verso il sesso lo stesso approccio dell’uomo. La mancata attività sessuale non determina nelle femmine il cruccio di non poter procreare né, nei maschi, il rammarico di non potersi accoppiare.
La cagna deve avere almeno una gravidanza nella vita?
No: la diceria secondo cui la cagna dovrebbe assolutamente partorire almeno una volta nella vita non è basata su nessun riscontro scientificamente attendibile. Avere una, due o nessuna cucciolata è esattamente la stessa cosa.
LA SCELTA DI NON STERILIZZARE
Se desideri una cucciolata dalla tua cagna perché vuoi una sua discendenza, è comprensibile che tu non la faccia sterilizzare. Ma se rifiuti l’idea della sterilizzazione adducendo come motivo un suo presunto benessere psicofisico, ebbene, si tratta solamente di un tuo desiderio egoistico. La sterilizzazione cane femmina è prevenzione.
Lo Staff della Clinica La Veterinaria è a tua completa disposizione per fugare i tuoi dubbi e le tue perplessità: non esitare a contattarci.
Dotata di sala chirurgica con apparecchiature all’avanguardia, la Clinica La Veterinaria è sempre aperta, tutti i giorni, inclusi i festivi, e con servizio di Pronto Soccorso dalle 20 alle 8.
Per la gioia di vederli felici.
Epatite nel cane: sintomi, diagnosi e terapia per contrastare questa subdola infiammazione del fegato.
Epatite nel cane: è una infiammazione del fegato che purtroppo, come tutti gli altri organi, può andare incontro a degenerazione per svariate ragioni. L'epatite nel cane colpisce il fegato e si può verificare [...]
La pancreatite è una patologia grave e dolorosa per il cane e per il gatto che può rivelarsi anche mortale: è necessario che tu sappia riconoscere i sintomi se vuoi salvare la vita al tuo quattrozampe
La pancreatite consiste in uno stato infiammatorio del pancreas che ne altera tutte le funzioni. Il pancreas è una ghiandola posizionata sul lato destro dell’addome di cani e gatti che produce: -enzimi che [...]
Cane in passeggiata al guinzaglio con collare o pettorina? Valutiamo i reali benefici e gli svantaggi che il loro uso può provocare
Il grande dilemma: cane in passeggiata al guinzaglio con collare o pettorina? Tempo addietro era persino difficilmente reperibile nei negozi ma oggi la pettorina è uno degli accessori per cani più utilizzata e [...]
Il cioccolato è un cibo solo all’apparenza innocuo per cani e gatti: in realtà è una sostanza tossica che li avvelena. Scopri la lista dei cibi “proibiti”.
Il cioccolato e i dolciumi che abbondano sulle tavole e nelle dispense durante il periodo pasquale sono alimenti nocivi e pericolosi per cani e gatti. Un cibo all’apparenza innocuo o un premietto goloso [...]
Disturbi comportamentali del gatto: pipì e feci sparse in giro sono un esempio. Se pensi che siano dispetti, sappi che sbagli: sono segnali di disagio o malessere. Ecco come aiutare il tuo micio.
I disturbi comportamentali del gatto sono una serie di alterazioni nel comportamento dell'animale che rappresentano la conseguenza diretta di un suo disagio emotivo o fisico. Purtroppo, i disturbi comportamentali del gatto sono spesso [...]
Cani in ufficio: ecco le regole per una convivenza pacifica con i tuoi colleghi e rispettosa del benessere del tuo quattrozampe
In cima alle nuove esigenze lavorative post Covid, pare che impiegati e dipendenti manifestino più che mai il desiderio di portare con sé i propri cani in ufficio o nei luoghi di lavoro. [...]
