Delizia per il nostro palato ma i nostri animali con il cioccolato rischiano l’avvelenamento
Alimento definito “paradisiaco”, il cioccolato era considerato il cibo degli dei.
Narra la leggenda, infatti, che il Dio atzeco Quetzalcoatl donò ai mortali il seme del cacao per farne una bevanda energetica ed eccitante.
La pianta del cacao, nome scientifico Theobroma cacao, ha origini antichissime ed è originaria del Sud America.
Prima i Maya e successivamente gli Atzechi si dedicarono alla sua coltivazione e all’utilizzo a fini alimentari.
Fu poi Cristoforo Colombo, di rientro da uno dei suoi viaggi in America, ad importare in Europa i semi della pianta. Il resto, dalle origini ai giorni nostri, è storia nota.
Cioccolato: un dolce dalle amare sorprese
Regalo sempre gradito, soprattutto durante le feste, il cioccolato è l’ingrediente principale delle uova pasquali.
Ma attenzione alle sorprese!
Non tanto quelle dentro l’uovo quanto, piuttosto, ai rischi a cui esponiamo i nostri animali quando elargiamo loro pezzetti di cioccolato.
Il goloso bocconcino, infatti, potrebbe rivelarsi letale per il nostro beniamino a 4 zampe.
In caso di ingestione si può infatti verificare un avvelenamento da cioccolato.
L’avvelenamento da cioccolato: la teobromina
Il cioccolato contiene la teobromina, un alcaloide naturale.
Molecola innocua per l’organismo umano, è responsabile di intossicazioni anche mortali, in caso di ingestione da parte degli animali.
La teobromina, così come la caffeina e la teofilina presenti rispettivamente nel caffè e nel thè, è un eccitante del sistema nervoso e cardiocircolatorio, ma è anche un diuretico e un vasodilatatore.
L’avvelenamento cioccolato causato dalla teobromina è una reazione causata dall’eccessiva concentrazione della molecola nell’organismo.
Se per gli esseri umani gli effetti collaterali da scorpacciate di cioccolato sono piuttosto blandi, per cavalli, cani, gatti, e altri piccoli animali invece le conseguenze sono ben più rischiose e gravi.
Perché il cioccolato é letale per cani e gatti
Il colpevole è senz’altro il citocromo P450, ossia l’enzima che metabolizza e degrada la teobromina.
Mentre nell’uomo il P450 funziona efficacemente e rapidamente, negli animali esso agisce più lentamente.
In termini pratici e facendo un paragone, se nell’uomo dopo circa 7 ore la concentrazione della teobromina nel sangue viene dimezzata, nell’organismo di un animale la stessa quantità impiega più di 17 ore causando un accumulo che risulta essere tossico.
Sono sufficienti appena 1,3 grammi di cioccolato per Kg di peso per provocare in un animale sintomi di tossicità e di avvelenamento da cioccolato.
Sintomi da avvelenamento da cioccolato in cani e gatti
Augurandoci che tu non abbia volontariamente fatto mangiare il cioccolato al tuo animale e che quest’ultimo te l’abbia fatta sotto il naso rubandone qualche pezzetto non ben custodito, di seguito elenchiamo i sintomi da avvelenamento che ne derivano:
- Tachicardia
- Diarrea anche emorragica
- Vomito
- Aumento della temperatura corporea
- Convulsioni
- Affanno
Ricorda: quando dai del cioccolato al tuo animale non lo stai premiando, lo stai avvelenando!
Cosa fare in caso di avvelenamento da cioccolato
La prevenzione e l’attenzione sono sempre alla base di tutto.
Nel caso di somministrazione o ingestione accidentale di cioccolato, all’insorgere dei primi sintomi è di vitale importanza contattare il proprio Veterinario di fiducia, specificando immediatamente che si è verificata un’assunzione di cioccolato.
Questa informazione è indispensabile per consentirgli di effettuare una diagnosi immediata ed intervenire opportunamente.
L’unico e tempestivo rimedio per scongiurare le conseguenze dell’ingestione di cioccolato è l’induzione del vomito, ma questo intervento va effettuato attenendosi scrupolosamente alle indicazioni ricevute in tempo reale dal Medico Veterinario.
A tal proposito ricordiamo che Clinica La Veterinaria è operativa tutti i giorni, infrasettimanali e festivi, 24 ore su 24 e con servizio di Pronto Soccorso dalle 20,00 alle 8,00.
Per la gioia di vederLI FELICI.