Il coniglio nano è il terzo tra gli animali da compagnia più diffusi nelle case delle famiglie italiane eppure l’ignoranza e le convinzioni errate li rendono vittime di maltrattamenti inauditi.
Qualche esempio pratico:
- La gabbia non deve essere considerata la loro collocazione permanente: il modo migliore per tenere un coniglio è riservargli un’area sufficientemente ampia in casa che va, naturalmente, messa in sicurezza per impedirgli di entrare a contatto con pericoli o di scappare. E inoltre, deve essere dotata di una “tana” dove possa ripararsi se si sente minacciato o qualcosa lo spaventa o anche solo per riposare in tranquillità.
- I conigli non sono animali per bambini: timidi, paurosi e delicatissimi, vanno sempre monitorati, gestiti e manipolati con estrema attenzione e delicatezza. Qualsiasi rumore o odore improvviso li stressa, li spaventa e fa accelerare il loro battito cardiaco. I conigli possono morire di infarto ecco perché hanno la necessità di vivere in ambienti silenziosi e tranquilli. Per prendere in braccio un coniglio senza fargli male si solleva con una mano sotto il ventre, con l’altra SEMPRE sotto le zampe posteriori per evitare che scalci e si rompa la spina dorsale, non va MAI assolutamente dalle orecchie. Ai bambini, qualora non siate in grado di insegnare loro come comportarsi, comprate pupazzi a forma di coniglio, se proprio volete soddisfare i loro capricci.
Il verso del coniglio: quando ziga, forse vi sta dicendo (e non ha tutti i torti) che siete pessimi compagni umani
- I conigli appartengono alla famiglia dei lagomorfi e NON SONO roditori. A differenza dei roditori come criceti e cavie, sono ERBIVORI e non ONNIVORI o GRANIVORI. In pratica, una alimentazione errata può creare danni ai denti e all’apparato digerente talmente gravi da ucciderli.
- I conigli sono inoltre soggetti a patologie virali per loro mortali come mixomatosi e MEV 1 e 2, per le quali devono essere periodicamente vaccinati. Inoltre, è bene sterilizzarli.
Gli abbandoni in natura nella falsa e ipocrita convinzione che il coniglio in natura viva “libero” e si adatti senza problemi, sono un’altra modalità di condanna a morte: un coniglio nato in cattività è incapace di vivere da solo in un ambiente ostile e sconosciuto, non sa procurarsi il cibo, non sa difendersi dai predatori.
I conigli non sono animali per tutti: se non siete in grado di prendervene cura nella maniera corretta, evitate di mietere vittime tra gli individui della loro specie e tra gli animali in genere.