PET SITTER, PER FORTUNA ESISTI TU!
Il pet sitter: il professionista per i nostri amici animali
Il pet sitter è il professionista al quale ci rivolgiamo quando ci sono delle situazioni in cui, per motivi di salute, di lavoro, personali, non possiamo prenderci cura del nostro animale o non possiamo portarlo con noi.
Ma i pet sitter non sono tutti uguali.
Se non possiamo portare con noi il nostro pet, il minimo che possiamo fare è assicurarci di affidarlo a mani esperte, siano quelle di un pet sitter o del gestore di una pensione.
Già il distacco sarà traumatico per l’animale, è importante assicurarsi che ci sarà una professionista a prendersene cura.
Ecco quindi una lista di consigli per scegliere il pet sitter giusto e la pensione più adatta per prendersi cura dei nostri amici animali.
Mi presento, sono il pet sitter
Pet-walker, dog sitter o pet-sitter?
A occuparsi di animali da compagnia in assenza dei proprietari sono proprio i nuovi professionisti del settore animal care, figure specializzate e competenti che rispondono ai bisogni di quella particolare categoria di consumatori costituita dai pets e dai loro detentori.
In Italia sta fiorendo un vero e proprio business attorno ai corsi di formazione per pet sitter anche se allo stato attuale, non esistono procedure certificate ufficiali: manca, infatti, una norma che regolamenti queste figure e questo mercato, stabilendo le competenze necessarie e le responsabilità eventuali.
Può quindi capitare di imbattersi in pet sitter “improvvisati”, che nutrono indubbiamente un grande amore per gli animali, ma che non sempre sono capaci di gestirli.
Facciamo intanto una prima distinzione tra chi si occupa di portare a spasso gli animali da compagnia, principalmente o soltanto i cani, e il pet sitter vero e proprio.
Quest’ultimo è colui che si occupa di pet (cani, gatti, uccelli, pesci, roditori), al posto dei proprietari prendendosene cura a domicilio oppure presso la propria struttura privata.
Prima di affidare il tuo pet, a domicilio o presso una struttura privata, è sempre opportuno tenere pronti i documenti da consegnare a chi se ne prenderà cura:
- Un certificato di buona salute rilasciato dal tuo veterinario di fiducia
- Il libretto delle vaccinazioni e il numero di microchip se si tratta di cane, gatto o coniglio
- Il tuo documento d’identità che attesti la proprietà dell’animale
Parola d’ordine: professionalità
Quando pensi di rivolgerti a un pet-sitter per il tuo animale è fondamentale che tu richieda l’elenco delle sue competenze certificate.
Il pet sitter ideale deve essere in grado di prendersi cura del tuo pet a 360° gestendolo correttamente sia dal punto di vista fisico che psicologico e perché questo accada deve essere un professionista adeguatamente formato e accreditato.
Il pet sitter “Doc”: come riconoscerlo
Non sai come districarti tra le tante offerte di pet sitting che trovi in giro e vuoi essere certo di fare la scelta giusta?
Ecco quali requisiti deve possedere il pet sitter ideale.
- Essere in possesso di un patentino o attestato di operatore o educatore cinofilo rilasciato da un ente o scuola di formazione legalmente riconosciuta. Il dog sitter, nello specifico, deve essere in grado di gestire il cane tanto nei luoghi pubblici o frequentati da altri animali quanto in casa.
- Avere delle conoscenze etologiche e cinofile avanzate. Il cane, il gatto, il coniglio non sono solo degli “animali”; hanno una loro intelligenza e specificità caratteriale e il tuo pet sitter deve saperlo.
- Il pet sitter “DOC” deve conoscere e rispettare le normative in tema di tutela e benessere animale e il codice della strada per quel che concerne il trasporto degli animali.
- Per la salute dei tuoi piccoli amici animali è di fondamentale importanza che il pet sitter da te designato sia in grado di prestare interventi di primo soccorso veterinario.
- Professionalità vuole altresì dire responsabilità. Accertati che il per sitter da te scelto sia coperto da una polizza assicurativa per responsabilità civile: in assenza del proprietario è il dog sitter che ha responsabilità civile e penale dell’animale per eventuali danni che lo stesso potrebbe arrecare a persone o cose.
La responsabilità civile del pet sitter
L’orientamento giurisprudenziale prevalente ritiene responsabile dei danni cagionati dall’animale non solo il suo proprietario, ma anche la persona che lo detiene momentaneamente.
L’Art. 2052 del Codice Civile afferma che “Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito.”
La sussistenza del danno deve essere dimostrata dal danneggiato ma l’onere della prova a dimostrazione del caso fortuito e per escludere la sussistenza di responsabilità, è sempre a carico del proprietario/possessore.
La responsabilità penale del pet sitter
Ai fini dell’individuazione del soggetto penalmente responsabile delle lesioni colpose cagionate da un cane, rileva non tanto accertare chi sia il proprietario dell’animale, bensì chi, nel contesto temporale in cui si è verificato l’illecito, ne abbia gestito la custodia senza le opportune cautele e non si esclude il concorso di responsabilità del proprietario per affidamento a persona inesperta.
Il riferimento normativo è l’art. 672 del C.P. che recita quanto segue:” Chiunque lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi da lui posseduti, o ne affida la custodia a persona inesperta, è punito con la sanzione amministrativa da euro 25 a euro 258.”
Cane in pensione
Se hai deciso di affidare il tuo pet a una pensione, recati nella struttura e accertati personalmente che tutte le condizioni e i servizi promossi siano veri e reali:
- Verifica le dimensioni dei box
- Valuta le condizioni igienico-sanitarie del luogo
- Accertati che sia garantita la presenza o l’assistenza di un veterinario 24 ore su 24
- Controlla che le aree di sgambamento siano in sicurezza
Sappi che affidare il cane a una struttura organizzata rientra nella tipologia del contratto di deposito a titolo oneroso disciplinato dall’Art. 1766 del Codice Civile.
“Il deposito è il contratto col quale una parte riceve dall’altra una cosa mobile con l’obbligo di custodirla e di restituirla in natura.”
La persona che prende in custodia il cane, o qualsiasi altro animale (detto depositario) deve custodirlo con la diligenza del buon padre di famiglia.
Da ciò deriva che è responsabile per eventuali danni materiali e morali subiti dall’animale e ha l’obbligo di risarcire il proprietario, per i danni materiali e morali derivanti dalla perdita o danneggiamento dell’animale stesso.
Rendere il distacco meno traumatico
Lasciare il tuo pet in una pensione comporterà un periodo di stress per l’animale. Ecco allora alcuni consigli per rendere il distacco meno angoscioso per il tuo animale:
- Se è possibile ti suggeriamo di portare l’animale per un breve periodo presso la struttura prima della permanenza definitiva. In questo modo avrà l’occasione di familiarizzare con l’ambiente ed il personale e il distacco sarà meno traumatico.
- Consegna alla pensione qualche oggetto familiare all’animale (un giochino, la sua cuccia, le sue ciotole). Prepara una lista di appunti con eventuali indicazioni e suggerimenti utili sul comportamento e sulle abitudini, anche alimentari, dell’animale.
- Richiedi l’invio di foto e video del pet durante il periodo di permanenza in pensione. Oltre al tuo recapito telefonico, fornisci uno o più recapiti alternativi di contatto per eventuali comunicazioni urgenti nel caso in cui fosse impossibile rintracciarti.
Clinica La Veterinaria si avvale della collaborazione di Educatori Cinofili qualificati sempre a tua disposizione per consigliarti adeguatamente: richiedi subito un appuntamento.
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Per la gioia di vederLI FELICI.