Coccidi e coccidiosi nel cane e nel gatto

Coccidi e coccidiosi nei cani e nei gatti | Clinica La Veterinaria
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La coccidiosi è un’infezione causata dai coccidi, parassiti che infestano l’intestino di cani e gatti.

I coccidi causano danni ai tessuti talvolta irreversibili prima della comparsa dei sintomi, la diarrea in particolare.

Sono parassiti responsabili di gravi lesioni all’intestino di cani e gatti: alterano i processi di digestione e di assorbimento dei nutrienti, provocano disidratazione, calo di peso e mortalità specie nei cuccioli dove il sistema immunitario non è ancora perfettamente formato, nei soggetti anziani e in quelli immunodepressi.

La coccidiosi nel cane e nel gatto è specie-specifica e non infetta l’uomo.

Cystoisospora canis è la specie che infetta maggiormente il cane, mentre Cystoisospora felis è quella che infetta maggiormente il gatto.

Dove si prendono i coccidi?

Il contagio avviene attraverso l’ingestione delle uova larvate dei coccidi, dette oocisti sporulate.

Le oocisti sporulate vengono espulse attraverso le feci di animali infetti e contaminano l’ambiente in cui esse vengono depositate.

Quando raggiungono l’intestino, le oocisti si schiudono liberando le forme larvali infestanti che inizieranno a loro volta a moltiplicarsi e a produrre nuove oocisti, successivamente eliminate con le feci nell’ambiente esterno.

Il ciclo si ripeterà su un altro animale che le ingerirà.

I tempi di incubazione sono di 8/10 giorni e il sintomo principale è la diarrea.

Quali sono i sintomi della coccidiosi nel cane e nel gatto

La diarrea, acquosa e con presenza di muco e sangue, è il sintomo più evidente della coccidiosi.

Si aggiungono anoressia, deperimento, dolori addominali, vomito e abbattimento.

I coccidi sono in grado di superare la barriera ematoencefalica, quindi possono arrivare al cervello e dare sintomi neurologici.

Spesso ci si trova dinnanzi a coccidiosi con coinfezioni virali, batteriche o di altri parassiti intestinali: c’è quindi una causa sottostante che permette ai coccidi di sopraffare.

Nei cuccioli, spesso l’infezione si manifesta in fase di svezzamento, per cambio di ambiente o altri fattori di stress.

Se non individuati e debellati per tempo, i coccidi possono recare gravi danni all’animale arrivando anche a causare la morte nei cuccioli o in animali anziani.

Cani e gatti adulti possono anche rimanere asintomatici e non manifestare segni clinici tuttavia è sempre opportuno verificare la presenza di coccidi per impedire la contaminazione degli ambienti e reinfestazioni continue.

Le oocisti, tra l’altro, possono sopravvivere fino a due anni nell’ambiente.

Come si fa a capire se il cane o il gatto ha la coccidiosi anche se è asintomatico

Per diagnosticare i coccidi è necessario effettuare un esame delle feci.

L’espulsione delle oocisti avviene in modo intermittente: per una corretta diagnosi un unico campione può dare esito negativo pur in un animale infetto.

I campioni fecali vanno raccolti per tre giorni consecutivi, conservati in barattoli singoli in frigorifero e sottoposti tutti a esame il terzo giorno.

Coccidi e coccidiosi cane e gatto
Coccidi e coccidiosi cane e gatto

Come si cura la coccidiosi

Il veterinario prescriverà la terapia antiparassitaria e farmacologica più adatta oltre a una dieta specifica per il tratto gastro-intestinale.

Inoltre, tutti gli animali conviventi con il cane o il gatto infetto devono essere trattati a loro volta, indipendentemente dall’esito dei loro esami delle feci.

Il trattamento impedirà la contaminazione massiva degli animali e degli ambienti in cui essi vivono e transitano.

Come eliminare i coccidi dall’ambiente

Le oocisti sono molto resistenti nell’ambiente ma vengono neutralizzate dal calore e nello specifico, dalla pulizia a vapore.

Di regola, inoltre, l’utilizzo di prodotti igienizzanti per le superfici, la quotidiana rimozione delle feci e il loro corretto smaltimento sono sempre indispensabili per ridurre al minimo il rischio di trasmissione di tutti i parassiti.

Le precauzioni per introdurre un cane o un gatto in casa in presenza di altri quattrozampe

Può capitare di ospitare in casa un cucciolo di cane o di gatto proveniente da ambienti a rischio.

La prima regola, è di sottoporre sempre il nuovo arrivato ad un periodo di isolamento in quarantena e fare tutti i test il prima possibile.

L’esame delle feci confermerà o escluderà non solo la presenza dei coccidi nei cani e nei gatti ma anche di ascaridi e giardia.

In questo modo, tutelerai tutti i tuoi quattrozampe da eventuali parassitosi.

Per effettuare il controllo delle feci e sottoporre il tuo cane o gatto a una visita di controllo, contatta i medici veterinari del nostro staff che sono sempre a tua disposizione.

Ti ricordiamo, inoltre, che Clinica La Veterinaria è sempre aperta h24 tutti i giorni inclusi i festivi e con servizio di Pronto Soccorso dalle 20 alle 8.

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