La giornata del cane si celebra in tutto il mondo il 26 agosto: tra leggende e curiosità, anche qualche amara riflessione perché forse c’è ben poco da festeggiare.

La giornata del cane | Clinica La Veterinaria
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Il 26 agosto si festeggia la giornata del cane: sarà vera festa quando riusciremo a reggere lo sguardo degli animali senza vergognarci dei crimini perpetrati nei loro confronti.

La giornata del cane venne istituita in America nel 2004 e si celebra il 26 agosto in tutto il mondo.

Una iniziativa che dovrebbe principalmente indurre l’umano a riflettere sul suo rapporto con il quattrozampe più amato di sempre.

Quella del 26 agosto é stata scelta come data simbolica perché è il giorno in cui la famosa esperta americana di animali domestici Colleen Paige, adottò il suo primo cane di nome Sheltie, quando era una bambina.

Colleen Page è nota per l’impegno profuso in campagne di sensibilizzazione e incentivazione all’adozione di cani e gatti.

Il National Dog Day, grazie anche al supporto delle associazioni animaliste, si è poi diffuso in tutto il mondo per celebrare il miglior amico dell’uomo.

Il cane: amico e compagno di vita dell’uomo fin dai tempi più antichi e non solo nella giornata a lui dedicata

L’amico a quattrozampe per eccellenza accompagna l’uomo da secoli.
Il rapporto speciale e indissolubile tra gli uomini e i cani non conosce limiti di tempo e di spazio.

La storia ne è testimone.

Giornata del cane: curiosità dal mondo, miti e leggende

Nel tempo, in diversi luoghi del pianeta si sono venute a creare leggende, racconti e miti.

Alcune storie sono fantasiose, altre magiche, altre ancora persino cariche di elementi oscuri ma tutte, nel bene e nel male raccontano di un legame incondizionato tra l’uomo ed il suo fedele amico.

Scopriamone insieme alcune tra le più famose.

La leggenda del cane e dell’uomo

Questa leggenda descrive un tempo in cui tutti gli esseri vivevano insieme.

Un giorno Dio disse a tutte le creature che era giunto il momento di separarsi; quindi si aprirono delle crepe nel terreno e tutti gli animali cominciarono a dividersi in gruppi diversi in base alle spaccature del suolo.

Il cane, vedendo l’uomo nella zolla staccata accanto alla sua, saltò per raggiungerlo rischiando la sua vita.

Non esitò un attimo poiché considerava l’uomo come il migliore dei suoi amici e desiderava stargli vicino ad ogni costo.

Da quel momento in poi il legame emotivo tra questi due esseri diventò indissolubile.

Il cane nero dei Paesi Baschi

Questa leggenda arriva dal comune spagnolo Berriz Vizcaya.

Racconta della superficialità di un uomo che, mentre distribuiva gli inviti per il suo matrimonio, si divertiva a prendere a calci un teschio trovato casualmente per terra, nei pressi del cimitero.

Come se non bastasse l’uomo invitò giocosamente anche il teschio al suo matrimonio, previsto per il giorno seguente.

Di ritorno a casa, l’uomo si trovò dinnanzi un cane nero con lo sguardo particolarmente minaccioso.

Pertanto, decise di raccontare a sua madre ciò che era appena accaduto e lei gli consigliò di parlare con un sacerdote.

Quest’ultimo lo esortò ad invitare il cane al matrimonio e di trattarlo come l’ospite più importante facendolo mangiare per primo al banchetto e così fece.

Il cane, finito il suo pasto, aprì la bocca e disse allo sposo che aveva fatto bene a seguire il consiglio del sacerdote.

Se non lo avesse fatto, avrebbe subito le conseguenze del gesto irrispettoso commesso il giorno prima nei confronti delle ossa del suo umano defunto, al quale apparteneva il teschio.

Dopo aver detto questo il cane si allontanò pacificamente.

Da quel momento, nei Paesi Baschi di Spagna, si dice che i cani condividono il viaggio della vita con i loro umani anche dopo la morte di questi e che in questo caso si impegnano ad essere i guardiani delle loro ossa.

Dall’America latina arriva lo Xoloitzcuintle

Lo Xoloitzcuintle è una razza canina tipica dell’America centrale.

Il suo nome deriva da Xolotl, una divinità che secondo la mitologia tolteca e azteca aiutava i defunti a compiere il loro lungo viaggio verso “Mictlan” ossia l’aldilà.

Una sorta di regalo fatto da Dio agli uomini per affrontare meglio il momento della morte.

Le fate e i loro piccoli amici a quattrozampe

Un’altra bizzarra leggenda riguarda il Welsh Corgi Pembroke, un cane di piccola taglia molto furbo e curioso, con la sua caratteristica testa di volpe e le sue piccole zampe.

Si tratta di una leggenda nata in Galles che descrive questi intelligentissimi e simpatici amici a quattrozampe come grandi amici delle fate.

Queste venivano descritte e raffigurate spesso sopra dei carri trainati da questa varietà di cani o mentre li cavalcavano per spostarsi tra i boschi.

Nella casa del poeta tragico a Pompei lo trovi scritto all’entrata: “Cave canem”

Cave canem  significa letteralmente “Stai attento al cane” e si trova in un famoso mosaico rinvenuto negli scavi archeologici di Pompei, sul pavimento d’ingresso della Casa del Poeta Tragico.

L’avvertimento veniva scritto all’ingresso delle abitazioni per avvisare che al loro interno si trovava un cane potenzialmente pericoloso.

I cartelli che troviamo appesi ai cancelli e nelle porte di molte abitazioni con su scritto: “Attenti al cane” hanno dunque un’origine antichissima.

L’uomo, il cane e tutti gli animali: una giornata dedicata non basta

La giornata del cane dovrebbe rappresentare un’occasione per farci riflettere sull’immensa fortuna che abbiamo nel condividere tutti i giorni la nostra vita con un amico a quattrozampe.

Eppure, ancora oggi è fin troppo evidente la brutale prevaricazione dell’uomo su tutti gli animali: maltrattamenti, uccisioni, avvelenamenti, abbandoni sono all’ordine del giorno.

Lo specchio, questo, di una cultura retrograda e ancora antropocentrica che stenta ad evolversi e a riconoscere diritti al pari degli umani anche agli individui non umani.

Sarà vera festa quando gli uomini riusciranno a sostenere lo sguardo di un cane senza vergognarsi dei crimini perpetrati nei suoi confronti e nei confronti di tutti gli animali in genere.

Ti ricordiamo che i medici del nostro Staff sono sempre disponibili anche per consulenze e consigli per la corretta gestione del tuo quattrozampe.

E ancora, tieni a mente che in caso di necessità e urgenza Clinica La Veterinaria è sempre aperta h24 tutti i giorni inclusi i festivi e con servizio di Pronto Soccorso dalle 20 alle 8.

Per la gioia di vederLI FELICI

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