Sindrome di Conn gatto: sintomi, diagnosi, terapia
Sindrome di Conn o iperaldosteronismo: è una patologia endocrina che subentra quando le ghiandole surrenali di cani e gatti producono ormoni in quantità anomala rispetto agli standard.
Nello specifico, la sindrome di Conn nel gatto è la conseguenza di una eccessiva secrezione di aldosterone.
Che cosa è l’aldosterone
L’aldosterone è un ormone la cui principale funzione è quella di controllare l’equilibrio di potassio, sodio e zucchero nel sangue: regolando il ricambio idrico e salino, questo ormone favorisce l’eliminazione del potassio.
Tuttavia, se i livelli di aldosterone sono elevati, aumentano anche il riassorbimento di sodio e una perdita eccessiva di potassio da parte dei reni.
Elevati livelli di sodio (ipernatriemia) e perdita di potassio (ipokaliemia) comportano uno squilibrio elettrolitico che si manifesta in cani e gatti attraverso una varietà di sintomi.
La sintomatologia della sindrome o morbo di Conn
Il morbo di Conn è raro nel cane ma è piuttosto diffuso nei gatti, anche se spesso è sotto diagnosticato.
La sintomatologia più comune nel gatto è rappresentata dai sintomi tipici della carenza di potassio ovvero:
- debolezza
- piegamento della testa e del collo verso il basso (ventroflessione)
- rigidità degli arti anteriori
- letargia e depressione
- difficoltà di respirazione
L’ipertensione, invece, può causare emorragie intraoculari ma anche cecità dovuta al distacco della retina.
È inoltre possibile riscontrare nel gatto una sete eccessiva eccessiva con conseguente abnorme produzione di urina, perdita di peso, diarrea e aumento di volume dell’addome.
Iperaldosteronismo primitivo e secondario
L’iperaldosteronismo può essere primitivo (detto anche primario) oppure secondario.
E’ primario quando è causato da una neoplasia delle ghiandole surrenali (adenoma o carcinoma): questa è la forma più frequente nei gatti di età avanzata.
Si parla invece di iperaldosteronismo secondario quando è conseguenza diretta di un’altra patologia preesistente ovvero una insufficienza cardiaca, una epatopatia oppure una nefropatia.
Il Veterinario, in caso di sospetto iperaldosteronismo nel gatto, eseguirà un esame del sangue e delle urine e un’ecografia dell’addome per la valutazione delle ghiandole surrenali.
La diagnosi e la terapia per la sindrome di Conn
Se il Veterinario identifica un tumore a una ghiandola surrenale, la terapia d’elezione è la rimozione chirurgica purché non vi siano metastasi specie a livello polmonare.
In alternativa, qualora il gatto non possa essere sottoposto a intervento chirurgico, l’alternativa è la terapia farmacologica che mira principalmente a ridurre l’ipertensione attraverso la somministrazione integrativa di potassio e antipertensivi.
La prognosi in caso di sindrome di Conn
In caso di neoplasia monolaterale non metastatizzata trattata con approccio chirurgico, la prognosi è favorevole e si assiste alla remissione dei sintomi.
La terapia farmacologica rappresenta invece una buona opzione per la gestione a lungo termine dell’iperaldosteronismo secondario e primario non tumorale.
Il decorso e la prognosi dell’iperaldosteronismo primario dipendono in larga misura dalla tempestività con cui la malattia viene riconosciuta e trattata.
Pertanto, in presenza di un qualunque sintomo o anomalia comportamentale del tuo gatto, è bene che tu riferisca immediatamente al tuo Veterinario di fiducia affinché possa sottoporlo ad un check up completo.
Per sottoporre il tuo gatto a una visita di controllo, contatta i medici veterinari del nostro staff che sono sempre a tua disposizione.
Ti ricordiamo, inoltre, che in caso di necessità e urgenza Clinica La Veterinaria è sempre aperta h24 tutti i giorni inclusi i festivi e con servizio di Pronto Soccorso dalle 20 alle 8.