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CASTRAZIONE DEL CANE MASCHIO QUANDO PROCEDERE E IN COSA CONSISTE
Seppur in misura minore rispetto alla sterilizzazione del cane femmina, la castrazione cane maschio è un intervento di chirurgia veterinaria che viene eseguito sempre più frequentemente.
A motivare la scelta di castrare il proprio cane dovrebbe essere un problema di salute o un rischio concreto che possa ammalarsi.
Di recente, invece, si assiste a un picco di richieste di castrazione di cani maschi giustificate più da problemi comportamentali che di natura sanitaria.
Ebbene, se pensi che castrare il cane sia un toccasana o una panacea, sbagli: taluni atteggiamenti o problemi e disturbi cosiddetti “comportamentali” dei cani che tanto irritano gli umani non sono imputabili al loro testosterone ma sono, il più delle volte, il risultato di cattive abitudini o interazioni inappropriate.
LA CASTRAZIONE CANE MASCHIO O ORCHIECTOMIA È UNA PRATICA CHE CONSISTE DI FATTO NELL’ASPORTAZIONE DEI TESTICOLI
È un intervento definitivo e poco invasivo che prevede, dopo l’incisione della cute della borsa scrotale e la recisione dei funicoli spermatici, la rimozione dei testicoli.
L’intervento è eseguito in anestesia totale.
ORCHIECTOMIA MA NON SOLO: METODI ALTERNATIVI
L’orchiectomia è solo uno tra gli interventi possibili.
Meno noti e praticati ma non per questo da sottovalutare o escludere a priori, anche la vasectomia e la castrazione chimica, sia temporanea che permanente.
Il tuo Veterinario di fiducia, al quale ti invitiamo serve sempre a rivolgerti, saprà consigliarti ed indicarti il tipo di castrazione cane maschio da effettuare:
–la vasectomia o deferentectomia: è l’intervento chirurgico tramite il quale si chiudono i dotti deferenti che trasportano gli spermatozoi dai testicoli verso l’esterno.
L’intervento rende il cane non fertile ma non inibisce la produzione di liquido spermatico che non potendo fuoriuscire, viene degradato dall’organismo.
Bada ai tempi ed evita che il tuo cane si accoppi immediatamente dopo l’intervento: poiché gli spermatozoi vitali permangono nel liquido eiaculatorio per circa un mese, il tuo cane potrebbe essere ancora in grado di procreare.
–la castrazione chimica o farmacologica: rappresenta un’alternativa temporanea alla castrazione chirurgica.
Per compierla si ricorre a un farmaco, la deslorelina, che agisce bloccando la produzione di testosterone.
Il farmaco, contenuto all’interno di una piccola capsula, è iniettato sotto cute e determina una temporanea infertilità ma anche in questo caso bisogna calcolare i tempi: il cane è da considerarsi non fertile solo dopo 6 settimane dall’inoculazione del farmaco e tale rimarrà per i successivi 6 mesi.
Trascorso il periodo di efficacia del farmaco, se si vuole mantenere l’infertilità del cane, è necessario ripetere nuovamente il trattamento.
–la castrazione cane maschio chimica permanente, ancora poco diffusa in Italia. È effettuata iniettando una miscela di arginina e zinco gluconato direttamente nei testicoli.
La ghiandola prostatica e i testicoli si atrofizzano e questo determina la sterilità del cane.
I cani castrati trattati con arginina e zinco gluconato possono produrre spermatozoi in grado di sopravvivere per un massimo di due mesi dopo la procedura e quindi dovrebbero essere tenuti lontani da cagne in calore per quel periodo.
A CHE ETÀ PROCEDERE ALLA CASTRAZIONE CANE MASCHIO
È consigliabile aspettare la maturità sessuale: sia il testosterone che gli ormoni tiroidei T3 e T4 sono essenziali per la crescita sana di un cane.
La produzione di questi ormoni accompagna, per l’appunto, l’insorgenza della maturità sessuale.
Castrare un cane prima che la produzione di questi ormoni sia iniziata, può significare che il vostro cane non sarà in grado di produrli in quantità sufficiente e tale deficit potrebbe influenzarne la salute, il sistema immunitario e lo sviluppo.
Il rallentamento del metabolismo causato dalla diminuzione di ormoni sessuali dovuto dalla castrazione cane maschio potrebbe causare in seguito un aumento di peso: per ovviare al problema basta regolare correttamente la dieta del cane.
QUATTRO MOTIVI REALMENTE VALIDI PER CUI PROCEDERE ALLA CASTRAZIONE CANE MASCHIO
- La castrazione elimina i rischi di patologie tumorali a carico della prostata, dei testicoli e delle ghiandole anali. I cani più colpiti sono, generalmente, quelli anziani.
La castrazione, sotto il profilo sanitario, è sempre da intendersi come strumento preventivo.
- Ci sono cani maschi particolarmente sensibili al richiamo delle cagnette in calore che, indotti da stimoli ormonali irrefrenabili, cercano di accoppiarsi con tutte.
La castrazione in questi casi è una soluzione che li aiuterebbe a rilassarsi, togliendo gran parte dello stimolo a copulare e riducendo a zero le possibilità che possano procreare.
- La convivenza di cani maschi e femmine richiede obbligatoriamente la castrazione per i primi o la sterilizzazione per le seconde onde evitare sia cucciolate indesiderate che conflitti tra i membri del branco. I cani sessualmente maturi sviluppano l’istinto a entrare in competizione per le femmine.
Tenerli separati o isolarli è impresa assai ardua e molto stressante tanto per i cani quanto per i proprietari che non sempre riescono a gestire tali situazioni.
Questo è un altro valido motivo per ricorrere alla castrazione.
- Parallelamente a questo, si eviterebbero anche le fughe di quei cani che scappano da case e giardini per raggiungere cagne in calore anche a Km di distanza.
AGGRESSIVITÀ: QUANDO LA CASTRAZIONE NON È DI AIUTO
Se tutti i problemi comportamentali fossero realmente legati al testosterone, la castrazione cane maschio potrebbe essere la soluzione più corretta.
Ma sono rari i casi di correlazione accertata tra aggressività e libido.
Aggressività e mordacità di un cane sono invece determinate da cause ambientali:
- mancata socializzazione
- isolamento sociale
- maltrattamenti
Motivazioni psicologiche e caratteriali:
- competitività
- possessività
- territorialità
- posizione gerarchica
Dopo l’intervento di castrazione cane maschio si noterà nell’animale:
- una minore territorialità espressa attraverso le urine e le defecazioni
- una diminuzione dell’eccitabilità e della sessualità
- un abbassamento della competizione intraspecifica
Ma la castrazione non risolverà i problemi comportamentali del tuo cane: per ottenere questo risultato devi, invece, risalirne alla fonte e affrontarli con uno specialista in materia, ossia il Comportamentalista.
Lo Staff di Clinica La Veterinaria, Comportamentalista incluso, è a tua disposizione per fornirti tutte le informazioni utili che il caso richiede: non esitare a contattarci.
Clinica La Veterinaria è sempre aperta h24 tutti i giorni, inclusi i festivi e con servizio di Pronto Soccorso dalle 20 alle 8.
Per la gioia di vederLI FELICI.