Abbandono degli animali: reato e crimine etico. Chi abbandona un animale è un mostro criminale.

Abbandono degli animali: un crimine etico | Clinica La Veterinaria
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ABBANDONO DEGLI ANIMALI: CRIMINE ETICO MA NON SOLO

Convivere con un animale non è un obbligo ma una scelta.

L’adozione o l’acquisto di un animale è una decisione attenta che dev’essere ponderata responsabilmente e consapevolmente e che non può essere dettata da una estemporanea e a volte momentanea, spinta emozionale.

È necessario riflettere a lungo e bene prima di instaurare un rapporto di piena e totale convivenza con un animale.

Un impegno a lungo termine che richiede dedizione e spirito di abnegazione dal primo istante, sempre e per sempre.

Decisione consapevole e assunzione di responsabilità sono il punto di partenza per ridurre le vergognose cifre dell’abbandono degli animali.

NON CI SONO SCUSE ALL’ABBANDONO DEGLI ANIMALI

L’abbandono degli animali è una pratica abietta che nessuna motivazione reale può giustificare.

Nelle zone economicamente e culturalmente progredite il fenomeno di abbandono degli animali si è drasticamente ridotto, sino al punto di non rappresentare più un’emergenza.

Nei Paesi di fascia intermedia come l’Italia, invece, ancora oggi si detengono animali senza possedere però la cultura necessaria per gestirli.

L’Italia è indietro nella reale adozione di misure a tutela degli animali ed è arretrata anche la visione su cui si basa attualmente detta tutela.

Mancanza di civiltà e arretratezza culturale sono all’origine dell’abominevole fenomeno dell’abbandono degli animali.

L’ABBANDONO DEGLI ANIMALI E IL RUOLO DEGLI ADDETTI AI LAVORI

Solo la diffusione di una cultura responsabile dell’animale può portare ad un’inversione di tendenza e contribuire ad arginare la piaga dei maltrattamenti e dell’abbandono degli animali.

A medici veterinari, allevatori, addestratori, istituzioni e associazioni, ai cosiddetti “addetti ai lavori”, spetta in primis il compito di educare e vigilare in maniera idonea su chi adotta o compra un animale.

La vendita e le adozioni degli animali andrebbero regolamentate in modo severo e restrittivo, imponendo obblighi dispositivi e avvalendosi del supporto e delle competenze di professionisti qualificati che siano in grado di valutare requisiti, motivazioni e background di chi si propone come adottante o acquirente di un animale di qualsiasi specie.

Gli animali, poiché esseri senzienti, sono dotati di una propria sensibilità e sono in grado di percepire il dolore che può derivare dall’abbandono e dalla mancanza di adeguate attenzioni.

LE SENSAZIONI CHE PROVA UN ANIMALE ABBANDONATO

Destabilizzazione psicologica, perdita di sicurezza, stress, ansia, depressione, atteggiamenti nevrotici, rifiuto del cibo, autolesionismo: un senso di smarrimento assoluto e totale, il panico ed il terrore.

Queste sono le sensazioni che prova un animale abbandonato.

Chi abbandona non è soltanto un mostro. É anche un criminale e la legge lo dice chiaramente.

ABBANDONO DEGLI ANIMALI: RATIO LEGIS

L’abbandono di un animale è equiparato all’abbandono di incapace.

La ratio legis del reato di abbandono degli animali va ricercata nell’esigenza di tutelare il sentimento di comune pietà verso gli animali e nell’obiettivo di incentivare condotte eticamente corrette attraverso la lotta all’insensibilità, al cinismo e alla crudeltà.

Rifiutarsi intenzionalmente di prendersi cura del proprio cane, consapevoli della sua incapacità di poter provvedere autonomamente a sé stesso è un reato tanto grave quanto quello dell’allontanamento fisico.

L’ABBANDONO DEGLI ANIMALI É UN REATO PENALE

L’abbandono degli animali è un reato contravvenzionale.

L’elemento soggettivo del reato è la colpa.

Il nostro ordinamento giuridico prevede e punisce l’abbandono degli animali con l’applicazione dell’articolo 727 del Codice Penale:

Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze“.

La norma di cui all’articolo 727 C.P., un tempo rubricata “maltrattamento di animali” fino a qualche anno fa era l’unica arma sanzionatoria contro comportamenti atti a provocare sofferenza agli animali.

A seguito dell’intervento normativo della Legge 189/ 2004, invece, la tutela degli animali nell’ordinamento italiano si è rafforzata grazie all’inserimento, nel libro II del Codice Penale, del titolo IX bis relativo ai “delitti contro il sentimento per gli animali”.

Il maltrattamento è stato ricondotto al nuovo Art. 544-ter e per esso è stato previsto un più grave regime sanzionatorio.

TRASCURATEZZA E DISINTERESSE

Le fattispecie punite, quindi, sono due:

-l’abbandono di animali
-la loro detenzione in condizioni che contrastano con la loro natura e generano sofferenze.

La giurisprudenza attuale, riconducendo il concetto di abbandono alla trascuratezza o al disinteresse verso l’animale, punisce chi non ne rispetta le esigenze psico-fisiche, non lo custodisce adeguatamente o lo espone a pericolo per la sua incolumità.

Non ci sono scuse, il maltrattamento e l’abbandono degli animali sono perseguiti dalla legge.

MORTE AFFETTIVA DEGLI ANIMALI ABBANDONATI

L’abbandono degli animali non é solo un reato ma anche una condanna a morte.

Eppure nonostante l’abbandono sia per legge un reato penale, nei fatti raramente il colpevole è individuato e sanzionato con una punizione esemplare.

Le sanzioni per chi abbandona un animale sono risibili e per nulla proporzionate alla gravità del gesto compiuto.

L’obbligo di microchippare i cani, previsto per legge dal 2004, è servito solo relativamente da deterrente contro gli abbandoni.

Ciò nonostante il problema dell’abbandono non si risolve solo con la punizione dei colpevoli.

Quella che gli esperti chiamano «morte affettiva» dell’animale coinvolge l’80 per cento dei cani abbandonati.

La stragrande maggioranza è destinata a morire nel giro di poche settimane.

Chi sopravvive, invece, infoltisce le fila dei numerosissimi randagi che popolano gli ambienti urbani o peggio, finisce in canile, condannato all’ergastolo senza colpe.

ABBANDONO DEGLI ANIMALI: COSTI PER LA COLLETTIVITÀ

Un aspetto da considerare riguardo l’abbandono degli animali sono anche gli altissimi costi sociali.

Ci sono delle spese alle quali bisogna far fronte. Spese per la gestione degli animali vaganti sul territorio e per la custodia di quelli conferiti ai canili. Costi che sono a carico di tutta la comunità.

Quello dei canili è un business notevolmente redditizio per i gestori delle strutture che si aggiudicano gli appalti con le pubbliche amministrazioni per i servizi di cattura, ricovero, custodia e mantenimento in vita dei cani randagi prelevati sul territorio.

Un modo di “fare impresa” che si nutre e prospera proprio grazie agli abbandoni.

Chi paga? Tu e gli animali. Tu ci rimetti di tasca, gli animali pagano incolpevolmente con la loro vita.

Adottare un animale DEVE ESSERE una scelta consapevole, presa nella piena consapevolezza che va rispettato e tutelato tutti i giorni, a tutte le ore, in tutte le stagioni, sempre e per sempre.

L’abbandono degli animali è troppe volte conseguenza di mancata informazione su cosa vuol dire avere a che fare un essere vivente che ha il suo carattere e delle necessità.

Troppo spesso la scelta di un’adozione è fatta perché attratti da un musetto da accarezzare e non con una reale presa di coscienza di tutti i cambiamenti che l’arrivo di un nuovo membro in famiglia comporta.

Un animale ti cambia la vita in meglio, in tutto.

L’amore che ricevi è incommensurabile ma devi meritartelo.

Se pensi che sia arrivato anche per te il momento di accogliere nella tua vita un individuo a quattrozampe, scegli un Veterinario di fiducia che sappia consigliarti nel modo corretto come gestirlo e averne cura nel migliore dei modi.

I medici dello Staff di Clinica La Veterinaria sono sempre a tua disposizione tutti i giorni per consulti e visite.

Ti ricordiamo inoltre che Clinica La Veterinaria è sempre aperta, tutti i giorni h24 inclusi i festivi e con servizio di Pronto Soccorso dalle 20 alle 8.

Per la gioia di vederLI FELICI.

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