Natura e sua conservazione: la nostra Costituzione aggiornata nel 2022 all’articolo 9 ci ricorda che la tutela degli ecosistemi, della biodiversità e degli animali è nell’interesse della nazione e delle future generazioni.
Tuttavia, l’Italia è in netto ritardo nella lotta alla crisi climatica.
L’istituzione delle oltre 70 aree protette designate dalla Rete Natura 2000 è in stallo con il rischio, per giunta, di subire la procedura d’infrazione 2028/2021.
Sul fronte della salvaguardia delle specie a rischio, poi, gli orientamenti di alcune province e regioni autonome in certi casi sono addirittura scandalosi.
Nei luoghi di lupi e orsi, ad esempio, taluni politici forcaioli agiscono e legiferano come se la Convenzione di Washington non fosse mai stata firmata, allontanando il Paese dagli obiettivi al 2030 della Strategia Europea per la Biodiversità.
Il nostro Governo però è stranamente celere sul fronte della digitalizzazione (come se questo bastasse)
Una specifica misura del PNRR, “Digitalizzazione dei parchi nazionali e delle aree marine protette”, mira a stabilire procedure digitalizzate per la modernizzazione delle aree protette in diversi ambiti, quali la conservazione della natura, la semplificazione amministrativa delle procedure ed i servizi per i visitatori.
Tuttavia, tra uno slittamento e un ritardo, il Ministero dell’Ambiente sta invece tempestivamente utilizzando i fondi del Piano per “connettere” l’uomo alla natura, le persone al pianeta, mettendo la tecnologia digitale al servizio della biodiversità.
Il MASE ha infatti predisposto la realizzazione di un’applicazione dove si forniscono tutte le informazioni utili a pianificare una visita presso parchi nazionali o aree marine protette: sentieri e itinerari, punti di interesse paesaggistico, flora e fauna.
Dunque, va bene che le tecnologie digitali possono svolgere un ruolo importante nell’acquisizione di conoscenze e nella pianificazione di azioni per la salvaguardia delle specie a rischio e della biodiversità ma ci chiediamo: dalla pianificazione alla attuazione, quanto tempo deve ancora intercorrere prima che sia troppo tardi?