Disturbi comportamentali del gatto: pipì e feci sparse in giro sono un esempio. Se pensi che siano dispetti, sappi che sbagli: sono segnali di disagio o malessere. Ecco come aiutare il tuo micio.

Disturbi comportamentali del gatto | Clinica La Veterinaria
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I disturbi comportamentali del gatto sono una serie di alterazioni nel comportamento dell’animale che rappresentano la conseguenza diretta di un suo disagio emotivo o fisico.

Purtroppo, gli atteggiamenti che dovrebbero rivelare i disturbi comportamentali del gatto, sono spesso minimizzati o sottovalutati.

La conseguenza è che, diventando via via più intensi e radicati, nel momento in cui gli umani si insospettiscono per il comportamento dei gatti, è troppo tardi per intervenire.

Quando un gatto mostra un comportamento anomalo, si tende erroneamente a ritenere che sia dispettoso

Ma in realtà i gatti non fanno i dispetti.

Il concetto di dispetto, cioè compiere una determinata azione con l’intento di procurare un danno a qualcuno, è tipico della specie umana e non certo degli animali.

Se il tuo gatto mette improvvisamente in atto comportamenti strani o diversi da quelli soliti, è probabile che ti stia lanciando una richiesta di aiuto.

Dietro un atteggiamento inusuale del gatto potrebbe nascondersi anche una patologia.

La natura del disturbo potrebbe essere organica e non comportamentale.

Quali sono i disturbi comportamentali dei gatti più noti e frequenti?

I disturbi eliminatori del gatto sono in cima alla lista.

Al secondo posto risulta esserci l’aggressività intra e interspecifica, a seguire i disturbi compulsivi correlati all’ansia.

Eliminazioni improprie: pipì e feci fuori dalla apposita cassetta della lettiera

Bisogna innanzitutto distinguere tra marcature e minzione in luogo indesiderato.

Le marcature urinarie del gatto sono emissioni a spruzzo su una superficie verticale (stipiti, porte, pareti).

In natura i gatti marcano con urina per:

  • motivazioni sessuali
  • definire e delimitare il territorio
  • creare distanze
  • comunicare la loro presenza ad altri conspecifici

Altra cosa è invece l’eliminazione impropria di feci e urine in quantità abbondante che avviene sul pavimento o su altra superficie orizzontale.

Avviene solitamente vicino alla cassetta o in luoghi più nascosti.

Il significato di questo atteggiamento è da collegare ad un problema di igiene.

La cassetta sporca, la sabbia insufficiente oppure inopportunamente profumata, ad esempio.

Oppure la cassetta impiegata è di dimensioni inadeguate, chiusa piuttosto che aperta o con bordi troppo alti.

Quando invece l’eliminazione avviene in punti sempre diversi, il gatto potrebbe soffrire di cistite.

Probabilmente non riesce ad arrivare alla cassetta in tempo.

Aggressività

Quando il gatto interagisce con i suoi umani e li attacca e li morde senza preavviso mentre lo stanno accarezzando, si parla di aggressività offensiva da contatto.

L’ipotesi più accreditata è che il gatto manifesti aggressività a causa di un alterato processo di svezzamento o di un distacco precoce dalla madre.

Nel gatto esiste anche una forma di aggressività territoriale.

Essa si manifesta in particolare con le persone estranee che entrano in casa o con gli individui, gatti o altri animali che oltrepassano la distanza individuale consentita.

L’aggressività può anche essere correlata ad uno stato di dolore fisico e il comportamento del gatto potrebbe esserne la conseguenza.

Alopecia da leccamento compulsivo

È normale che i gatti trascorrano gran parte delle loro giornate dedicandosi al grooming, cioè alla cura del proprio mantello.

Si può iniziare a parlare di disturbi comportamentali quando il gatto inizia a leccarsi tanto intensamente e a lungo da strapparsi il pelo, soprattutto sulla pancia e nell’interno delle cosce.

Le cause di questo comportamento sono da ricercarsi:
• in una condizione di forte ansia e stress dovuta a fattori ambientali che sconvolgono la routine dell’animale
• in una intolleranza alimentare
• nella presenza di pulci
• nella presenza di tossine ambientali (come spray per ambienti o prodotti chimici usati per la pulizia)

Autotraumatismo

Alcuni gatti tendono a reagire agli stimoli stressanti, facendosi del male.

Possono mordersi una zampa o un’altra parte del proprio corpo fino a farla sanguinare.

Cosa fare in presenza di disturbi comportamentali del gatto?

Rimproverare il gatto o peggio punirlo, non serve assolutamente a nulla.

Anzi, non faresti altro che alimentare il suo disagio.

Quando si parla di disturbi del comportamento occorre fare innanzitutto una distinzione tra:

problemi di origine organico-metabolica 

-problemi di natura psicologica o emotiva

Se noti una modificazione repentina, insolita e inconsueta nel comportamento del tuo gatto, è consigliabile che tu ti rivolga al tuo Veterinario di fiducia.

Il tuo Veterinario verificherà innanzitutto che non ci siano problematiche organiche sottostanti.

Il Veterinario e il Comportamentalista

L’aspetto comportamentale spesso influenza quello clinico e viceversa.

Pertanto talvolta potrebbe essere necessaria la collaborazione di due professionisti: il Veterinario e il Comportamentalista.

Escluse le patologie organiche, sarà poi il Comportamentalista ad analizzare l’ambiente ed i motivi per cui il gatto si comporta in determinati modi e a proporre le soluzioni che il caso richiede.

Il Comportamentalista ti aiuterà a vedere il mondo attraverso gli occhi del tuo gatto, a comprendere e a rispondere alle sue esigenze individuali e di specie.

Così facendo, creerai le condizioni ottimali per una relazione serena e appagante per entrambi.

Se necessiti del supporto di un veterinario esperto in comportamento felino, prenota un consulto con i medici Veterinari del nostro Staff che sono sempre a tua disposizione.

Ti ricordiamo, inoltre, che in caso di necessità e urgenza, Clinica La Veterinaria è sempre aperta h24 tutti i giorni inclusi i festivi e con servizio di Pronto Soccorso dalle 20 alle 8.

Per la gioia di vederLI FELICI

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